Cooltour 2016
- LO STUPORE DELL'INATTESO -
Venerdì 16/09 ore 20.30 - Hotel Vittoria, Via X Giornate 20, Brescia
ASSAPORA LO STUPORE - Una cena che vi lascerà a bocca aperta
"In cucina anche l'occhio vuole la sua parte": quanto avete mai preso sul serio questa frase? Lo chef Gianmario Portesani,
nella splendida cornice dell'Hotel Vittoria di Brescia, ci proporrà un divertente ed insolito menu dove forme sapori e colori si confonderanno vanificando ogni nostra certezza in fatto di cibo.
In collaborazione con Villa Crespia.
FAQ
Come si prenota?
La prenotazione è obbligatoria. Per prenotare è necessario inviare un'e-mail all'indirizzo associazioneliberilibri@gmail.com, indicando nome, cognome e numero di partecipanti, nonché le eventuali intollerante, allergie e/o scelte alimentari. La prenotazione si considererà valida previa ricezione di apposita e-mail di conferma.
Quanto costa?
35€ a persona; ridotto a 30€ per i soci Liberi Libri con tessera in corso di validità (che potrà essere sottoscritta o rinnovata anche in loco).
Le informazioni relative alle modalità di pagamento, necessariamente anticipato, vi verranno fornite tramite e-mail al momento della prenotazione.
Cosa si mangia?
Il menu è segreto, e quindi non vi sarà svelato fino alla fine della cena.
Possiamo però dirvi che sarà composto da quattro portate, vino, acqua e caffè inclusi, e che certo non tornerete a casa affamati.
Come gestite le intolleranze, le allergie e le scelte alimentari?
Al momento della prenotazione chi sia soggetto ad allergie o intolleranze o segua dei particolari regimi di scelta alimentare è tenuto a comunicarcelo: chiunque sarà benvenuto e potrà mangiare; non saremo però in grado di garantire lo stesso effetto di stupore a chi dovrà/vorrà apportare modifiche al menu. Ci impegneremo al massimo, ma qualora non dovessimo riuscire a gestire alcune situazioni più particolari, lo comunicheremo per tempo all'indirizzo di prenotazione.
GIANMARIO PORTESANI
Classe 1967, sposato con Raffaella e padre di Giada, inizia la sua carriera di chef nel 1982, lavorando durante le pause estive della scuola alberghiera in hotel cinque stelle e ristoranti di novelle cousine. Dopo il diploma (1985) lavora per sei mesi a Londra, dopodichè, per cinque anni, al Leon d'Oro di Pralboino, una stella Michelin.
Nel 1992 è al Miramonti l'Altro di Concesio, due stelle Michelin, dopo il quale trascorre un periodo di riflessione in stage formativi presso lo chef Alain Detain a Bourg en Bresse.
Nel 2003 apre la Trattoria San Vitale, dopo aver frequentato corsi sperimentali sul pane, sulla degustazione grappa e dell'olio extravergine, corsi per sommelier e di degustazione whisky. Al San Vitale si occupa di sala e gestione, finché nell'inverno 2007 torna ai fornelli con la collaborazione della moglie Raffaella in sala.
L'idea è quella di una cucina semplice ma non banale, con attenzione alle più recenti tendenze culinarie per trarne il meglio.
Nel 2010, chiusa l'esperienza del San Vitale, lavora a fianco di Beppe Rizzi nella sua forneria di Pontevico, per completare la conoscenza delle paste lievitate.
Il 26 maggio dello stesso anno supera l'esame ONAF di Assaggiatore nazionale di formaggi.
Torna poi al Miramonti l'Altro con Philippe Leveille, occupandosi di catering, di sala, di logistica, di cucina, nonchè della gelateria L'Altro.
Nel 2012 i tempi sono maturi per una nuova esperienza, e con due soci e la moglie apre il Cose Buone a Rovato, prediligendo lo sviluppo del settore della panificazione a quello della ristorazione vera e propria.
Dopo un anno e mezzo, ceduta la propria quota del Cose Buone, si trasferisce a Iseo in occasione della riapertura dell'ex Le Maschere, divenuto circolo ricreativo con cucina. Qui riparte con una cucina piena di inventiva e fantasia, passa in rassegna tutti i tipi di pesce di lago e reinventa una bottarga di tinca, caviale di trotella e mille altre cose.
Dal giugno 2016 decide infine di ritornare in un grande locale, e inizia la sua collaborazione come chef all'hotel Vittoria di Brescia, l'unico cinque stelle della città.
Personaggio appassionato, vive di cucina, di sport, di enologia e di animali.
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